E’ un documento necessario per tutti gli edifici o le unità immobiliari in caso di vendita, di trasferimento di immobili a titolo gratuito o di nuova locazione. Si tratta di un documento da rendere disponibile già all’avvio delle rispettive trattative e da consegnare al termine delle stesse.
Gli edifici di nuova costruzione e quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono dotati di un attestato di prestazione energetica prima del rilascio del certificato di agibilità.
Obiettivo del legislatore europeo è quello di promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici e la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra provenienti dagli edifici all’interno dell’unione per conseguire un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050, tenendo conto delle condizioni locali, delle condizioni climatiche esterne, delle prescrizioni relative alla qualità degli ambienti interni e dell’efficacia sotto il profilo dei costi.
Si dovrà organizzare un piano nazionale di ristrutturazione degli edifici per garantire la ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non, pubblici e privati, al fine di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, allo scopo di trasformare gli edifici esistenti in edifici a emissioni zero.
Entro il 29 maggio 2026, l’attestato di prestazione energetica dovrà essere conforme al modello disposto dall’unione europea ed indicare le classi di prestazione energetica dell’edificio con le lettere da A a G, dove la lettera A corrisponde agli edifici a emissioni zero e la lettera G corrisponde agli edifici con le prestazioni peggiori. Alle restanti classi di prestazione energetica (da B a F) dovranno avere un’adeguata distribuzione degli indicatori di prestazione energetica.
Nell’attestato di prestazione energetica si dovranno indicare, ad esempio, anche il fabbisogno di energia con l’indicazione della capacità dell’edificio di reagire a segnali esterni e adeguare il consumo di energia, come la capacità del sistema di distribuzione del calore all’interno dell’edificio, di funzionare a temperature basse o più efficienti.
Tra gli elementi che si dovranno indicare l’Unione europea prevede nella prima pagina:
- La classe di prestazione energetica;
- Il consumo annuo di energia (primaria e finale), espresso in kwh/(m2.a);
- La percentuale di energia rinnovabile prodotta;
- Le emissioni di gas a effetto serra (kgco2/(m2.a) e valore del GWP nel corso del ciclo di vita, se disponibile.